Il filosofo francese si basa sulla sua originale concezione del tempo, dalla quale arriva alla concezione della memoria e sulla vita dello spirito, che si viene ad identificare come un continuo fluire e come slancio vitale e creativo.
Bergson distingue due tipi di tempo
- Tempo della scienza: definito come una successione omogenea di istanti, classificabile come un tempo esteriore, misurabile e spazializzato.
- Tempo della coscienza: come un flusso continuo, un tempo interiore e qualitativo, spesso regolato dall’intensità degli eventi vissuti dal soggetto
Inoltre, identifica la coscienza con la memoria ed in essa si distinguono tre aspetti:
- Il ricordo puro, ovvero la pura durata spirituale
- Il ricordo immagine, ovvero l’atto con cui il passato si concretizza nel presente in vista dell’azione
- La percezione, ovvero la facoltà che ci lega al mondo esterno e seleziona dati utili alla vita concreta
Bergson afferma inoltre che lo slancio vitale è all’origine della vita biologica e spirituale, e per questo è un energia spirituale invisibile che si espande nell’universo dando vita a tutti gli esseri.
Infine, sempre basandosi sul concetto di conoscenza, ne identifica due tipi:
- Intellettiva ed esterna, pienamente collegata alla scienza
- Intuitiva ed interna, propria della metafisica
Un altro concetto importante per Bergson è che le parole e i concetti logici espressi con il linguaggio comportano necessariamente una distorsione del concetto di realtà.
Commenti
Posta un commento