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Nietzsche

Egli viene definito il miglior interprete della crisi della civiltà occidentale, che seguendo le intuizioni di Schopenauer, coglie i segnali di incertezza e precarietà dell'uomo nell'epoca della scienza e della tecnica, e dell'indebolimento della fiducia in tale civiltà. Concetto importante è proprio la massificazione della società e la perdita della propria identità.


Friedrich Nietzsche


Nella sua prima fase di pensiero egli parte dalla fedeltà alla tradizione, con un interesse per la tradizione greca. Alla base della civiltà greca vi sono due principi:

  1. l'apollineo : emblema di misura ed ordine
  2. il dionisiaco emblema del caos, potenza creatrice, ebrezza, e della sensualità
la tragedia nasce dai canti corali in onore di Dioniso cioè da un'esperienza caotica e irrazionale mediata dalla rappresentazione poetica; essa inizia il suo declino con Euripide ( motivo della predominanza del dialogo),

E infine vede la filosofia di Socrate come base della decadenza della cultura occidentale, nella quale viene esaltato il pensiero e viene svalutata la vita concreta e i suoi valori



La seconda fase di pensiero, viene definita "illuministica", poiché presenta un atteggiamento criticco e decostruttivo, volto a mettere in risalto l'illusorietà delle concezioni metafisiche e morali.

Tutti ciò comporta alla "morte di Dio", ovvero il crollo di tutte le certezze e valori tradizionali


Egli parte dall'affermazione per cui occorre adottare il metodo scientifico per smascherare le false credenze, ed infatti le dottrine della metafisica, della morale e della scienza sono invenzioni consolatorie.

Per questo motivo  "Dio è morto", poiché sono crollate tutte le certezze e i valori assoluti, lasciando posto al nichilismo.

Tuttavia gli uomini non sono ancora pronti ad accettare tutto ciò, perciò sostituiscono dio con dei nuovi idoli (intellettuali; progresso scienza stato) 

La morale è uno strumento di dominio

la morale degli schiavi è prodotta dall'istinto di vendetta degli uomini inferiori contro i forti, e opera un rovesciamento rispetto alla morale dei signori, ossia di aver negato i valori di di fierezza salute e forza legati al corpo; e i valori di rassegnazione riuniva debolezza legati allo spirito.





L'ultima fase ci porta al così detto "oltreuomo" colui in grado di accettare la morte di dio e il pensiero dell'eterno ritorno dell'uguale, ovvero di vivere la vita, godere del corpo e i suoi valori.


l'idea dell'eterno ritorno stabilisce l'ipotesi per cui la storia un grande circolo e che tutto sia destinato a ritornare ed esse è contrapposta all'idea del tempo lineare secondo cui la storia è una catena di momenti irripetibili orientanti verso un fine ultraterreno.

inoltre l'oltreuomo è espressione compiuta della volontà di potenza, la quale è essenza della vita( crescere), e l'arte ( azione produttiva), in virtù di tale potenza creatrice l'oltreuomo opera una trasvalutazione dei valori, e trova nuovi modi con cui rapportarsi con tali valori, visti come libere manifestazioni dell'uomo







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