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La fenomenologia della spirito

Con questo percorso della fenomenologia, Hegel definisce le tappe che la coscienza deve percorre per giungere al sapere assoluto


queste tre tappe sono:

la fase della coscienza dove la coscienza acquista la consapevolezza di sé e della propria funzione costitutiva del senso delle cose.  Questa fase è dunque caratterizzata dall'opposizione tra soggetto e oggetto

si articola a sua volta in 3 momenti

  1. la certezza sensibile, ovvero il sapere immediato, in base a ciò che ci suggeriscono i sensi e quindi nell'esperienza diretta delle cose.
  2. la percezione, che cerca di analizzare la cosa in modo più ampio ( ad esempio il colore, il peso, la forma, ecc..)
  3. l'intelletto, dove le cose vengono inserite all'interno di una rete di rapporti regolata da leggi, ovvero che organizza e struttura un universo ordinato dei fenomeni che comprende.

la fase della autocoscienza in cui la coscienza ottiene la conferma della propria identità e libertà attraverso l'altro
  1.  la drammatica lotta per il riconoscimento dove la coscienza si afferma in contrapposizione all'oggetto, evitando in un conflitto il rischio dell'oggettivizzazione, e affermando la propria soggettività
  2. la figura del servo padrone dove l'autocoscienza diventa libera, si impone sulle altre e afferma la propria superiorità sul servo, che riduce a cosa(tesi). con ciò il servo si afferma una propria indipendenza, e si afferma il principio universale per cui entrambi i soggetti hanno diritto alla libertà(antitesi)
  3. lo stoicismo che afferma la libertà del soggetto rispetto alle cose esterne e lo scetticismo, ovvero la distruzione di ogni oggettività. 
  4. la coscienza infelice che avverte se stessa come qualcosa di limitato e inadeguato in rapporto all'infinità divina a cui ambisce

la fase della ragione l'autocoscienza si eleva a ragione e assume in sé ogni realtà

  1. la ragione osservativa per la quale la coscienza comprende che non deve ricercare esternamente ma internamente ad essa.
  2. la ragione attiva dove si afferma il piacere della soggettività come un principio rivoluzionario e criterio universale.
  3. il passaggio dallo spirito all'universale, ovvero il raggiungimento dell'etica da applicare sia su se stesso che sugli altri



Con questa sua teoria si afferma una visione ottimistica e in qualche modo giustifica sia la realtà che la storia ed è proprio per questo che lo sviluppo è pieno di contrapposizioni e negazioni, che poi si riescono a superare giungendo ad una sintesi superiore:

  • questa sintesi rileva la razionalità della storia e giustifica ogni evento 
  • si identifica con il sapere assoluto hegeliano.

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